Il libro del paradiso

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 Volume 9

 

Trovandomi nel mio solito stato, mi sono trovata fuori dal mio corpo con Gesù Bambino in braccio.

Gli ho detto: "Dimmi, piccolo mio caro, che cosa fa il Padre?"

 

Egli rispose : "Il Padre è uno con me; tutto ciò che il Padre fa, io lo faccio". Ho detto: "E, per i santi, cosa stai facendo?"

 

Ha risposto :

"Mi dono a loro tutto il tempo.

Così, io sono la loro vita, la loro gioia, la loro beatitudine, il loro immenso bene, infinito e illimitato.

Sono pieni di Me ed è in Me che trovano tutto. Io sono tutto per loro e loro sono tutto per Me".

 

Sentendo ciò, feci il capriccioso dicendogli:

"Ai santi vi date incessantemente.

Ma, con me, ti dai così sottilmente ea intervalli!

Sei arrivato al punto di farmi passare parte della giornata senza venire.

A volte aspetti così tanto che temo che non verrai prima di sera.

E, allora, vivo una morte tra le più crudeli. Eppure mi hai detto che mi amavi moltissimo!"

 

Ha risposto :

"Figlia mia, anche a te mi do incessantemente,

-a volte personalmente,

-a volte per grazia,

-a volte attraverso la luce, e

-in molti altri modi.

Allora come puoi dire che non ti amo molto?"

 

In quel momento mi venne il pensiero di chiedergli se la mia condizione fosse conforme alla sua Volontà. Mi sembra più importante di quello di cui stavamo parlando.

gli fece quindi la domanda.

Ma lui, invece di rispondermi, si è avvicinato e mi ha messo la lingua in bocca, così che non potevo più parlare.

Potevo solo succhiare qualcosa senza sapere cosa fosse. Quando ha ritirato la lingua, ho appena avuto il tempo di dirgli:

"Signore, torna subito, chissà quando tornerai?"

 

Disse:  "Torno stasera". Poi è scomparso.

 

Essendo molto sofferente, al punto da non potermi muovere, associavo le mie piccole sofferenze a quelle di Gesù.

 

Stavo cercando di metterci l'intensità dell'amore che Lui stesso mette,

quando, attraverso le sue sofferenze, glorifica il  Padre

-riparare per i nostri difetti e

-per procurarci tutta la merce.

 

Ho pensato:

"Considererò

-le sue sofferenze come se fossero mie e costituissero il mio martirio,

-il mio letto come se fosse la mia croce, e

-la mia quiete come le funi che mi tengono attaccata per essere più preziosa agli occhi del mio Sommo Bene.

 

Ma i carnefici, non li vedo.

Chi allora è il carnefice che tanto mi strappa e mi riduce a brandelli,

-non solo nel mio esterno

-ma nel profondo del mio essere, tanto che la mia vita sembra voler scoppiare?

Ah! Il mio carnefice è il mio amato Gesù stesso! In quel momento  mi ha detto :

"Mia figlia,

è un grandissimo onore per te che io sia il tuo carnefice. Mi comporto con te come un gentiluomo

-che si prepara a sposare la sua fidanzata e

-il quale, per renderlo più bello e più degno di lui,

non si fida di nessun altro, nemmeno della sua fidanzata.

 

È lui stesso che lo lava, lo pettina, lo veste e lo adorna di pietre preziose e diamanti. Questo è un grande onore per la sposa. Inoltre, non deve preoccuparsi di domande come:

"Vorrei piacere a mio marito o no?

Gli piacerà il modo in cui sono adornato o mi rimprovererà come uno sciocco per non saperlo accontentare?"

 

È così che mi comporto con le mie amate mogli.

L'amore che provo per loro è così grande che non mi fido di nessun altro. Mi rendo persino il loro carnefice, ma un carnefice innamorato.

 

Questo è come

a volte li lavo,

a volte  li pettino,

a volte li vesto in modo che siano ancora più  belli,

a volte li adorno di  pietre preziose,

non quelli che vengono dalla terra e dalle sue cose superficiali, ma quelli che vengono dalla terra

-che io tiro fuori dal profondo delle loro anime e

-che sono formate dal tocco delle mie dita che creano la sofferenza da cui derivano queste pietre.

 

Il mio tocco trasforma in oro la loro volontà, che rivela ogni sorta di cose magnifiche:

 le corone più belle ,

i vestiti più  magnifici,

i fiori più profumati  e

le melodie più piacevoli.

Così come le ho partorite con le mie stesse mani, con quelle stesse mani le dispongo in modo che siano sempre più belle.

 

Tutto questo accade nelle anime sofferenti.

Pertanto, non ho ragione a  dirlo

quello che faccio in te è per te un grandissimo onore?"

 

Ero nel mio solito stato quando il mio benevolo Gesù mi ha detto a bassa voce:

 

"Mia figlia,

mortificazioni, miserie, privazioni, dolori e croci

servi, perché chi sa accoglierli bene,

per imprimere la mia Santità nelle loro anime .

 

È come se queste persone fossero abbellite con tutte le varietà di colori divini. Le loro sofferenze sono profumi celesti le cui anime diventano tutte fragranti".

 

Essendo nel mio solito stato,

il mio gentile Gesù si è mostrato brevemente e mi ha detto:

 

"Mia figlia,

se qualcuno parla molto, è segno che è vuoto nel suo interno.

 

Mentre colui che è ripieno di Dio, trovando più piacere nel suo interno,

-non vuole perdere questo piacere e

-parla solo per necessità.

 

E anche quando parla,

-non lascia mai il suo interno e

-tenta, per quanto lo riguarda,

per imprimere negli altri ciò che sente in sé.

 

D'altra parte, quello che parla molto lo è

-non solo vuoto di Dio

-ma, con le sue tante parole, cerca di svuotare gli altri di Dio».

 

Trovandomi nel mio solito stato, venne il benedetto Gesù e mi disse:

"Figlia mia, il sole simboleggia la grazia.

Se trova un vuoto, che sia una grotta, un sottosuolo, una crepa o un buco, purché ci sia un vuoto e una piccola apertura per penetrarlo, entra e inonda tutto di luce.

 

Questo non riduce in alcun modo la luce che dà altrove.

E se la sua luce non illumina di più, non è perché gli manchi, ma perché gli manca lo spazio per diffonderla.

 

Così è con la mia grazia:

più che un sole maestoso, avvolge tutte le creature con il suo benefico splendore.

Tuttavia, entra nei cuori solo dove trova uno spazio vuoto;

tanto vuoto che  trova,

tanta luce fa  penetrare.

 

E questo vuoto, come si forma?

L'umiltà è la vanga che scava il cuore e forma il vuoto.

Il distacco da tutto, compreso se stessi, è il vuoto per eccellenza.

 

La finestra per portare la luce della grazia in questo vuoto è

-fiducia in Dio e

-diffidenza in se stessi. Per quanto la fiducia sia grande,

tanto apre la porta per far entrare la luce e far passare altre grazie.

 

La bambinaia

-che protegge la luce e

-che lo fa crescere è la pace."

 

Mentre ero nel mio solito stato, Gesù si è mostrato brevemente e mi ha detto:

 

"Mia figlia,

non c'è niente che superi l'Amore:

-né conoscenza,

-né dignità, e

- ancor meno la nobiltà.

Al massimo, le persone ben intenzionate che usano queste cose per speculare su di me riescono a migliorare un po'.

la loro conoscenza di Me.

 

Ma che cosa porta l'anima a farmi sua proprietà? Amore. Cosa porta l'anima a mangiarmi come un piatto? Amore.

Chi mi ama mi divora e trova il mio Essere identificato con ogni particella del suo essere.

 

C'è altrettanta differenza tra chi mi ama veramente e gli altri (indipendentemente dalla loro condizione e qualità)

che c'è una differenza tra

-colui che conosce un oggetto prezioso, lo apprezza e lo stima senza esserne il proprietario e

-colui che è il proprietario. Chi è più felice:

-colui che conosce solo l'oggetto o

-quello che è il proprietario?

Ovviamente chi lo possiede.

 

L'amore integra la conoscenza e la supera,

sostituisce la dignità e supera tutte le dignità conferendo dignità divina. Compensa tutto e supera tutto".

 

Questa mattina, dopo la comunione, il benedetto Gesù non è venuto.

L'ho aspettato per molto tempo tra lo stato di veglia e il sonno.

 

Poiché vedevo passare l'ora e Lui non veniva, volevo alzarmi dal sonno e, nello stesso tempo,

Volevo restarci per il tormento che sentivo nel cuore perché non l'avevo visto.

Mi sono sentito come un bambino che vuole dormire ma viene svegliato forzatamente e poi fa una scenata.

 

Mentre lottavo per svegliarmi, dissi interiormente a Gesù:

"Che amara separazione! Mi sento senza vita mentre vivo e la mia vita è più dolorosa della morte.

Possa questa privazione essere per amore per te,

possa questa amarezza che sento essere per amor tuo, che il supplizio che vive il mio cuore è per amor tuo,

possa la vita che non sento mentre sono vivo essere per amore per te.

 

Ma, affinché tutto ti sia più gradito, unisco la mia sofferenza all'intensità del tuo amore.

E, unendo il mio amore al tuo, ti offro il tuo stesso amore." Mentre pregavo così, si è mosso dentro di me e mi  ha detto :

"Come è dolce e deliziosa nelle mie orecchie la nota dell'Amore! Dillo, dillo un'altra volta, ripetilo ancora,

rallegra il mio udito con quelle note d'Amore che sono così armoniche che scendono nel profondo del mio Cuore e saziano tutto il mio Essere".

 

Eppure, chi potrebbe crederci - mi vergogno a dirlo - nella mia frustrazione ho risposto:

"Sei consolato mentre io divento più amareggiato."

 

Il mio Gesù rimase in silenzio come se non gli fosse piaciuta la mia risposta. Non appena mi sono svegliato, ho ripetuto le mie note d'amore più volte. Quanto a Lui, Egli non si lasciò vedere o ascoltare per il resto della giornata.

 

Continuai nel mio solito stato e il Beato Gesù non venne. Tuttavia, per tutto il giorno,

 

Mi sentivo come se qualcuno fosse in piedi sopra di me e mi esortasse a non perdere un minuto e pregare incessantemente.

Tuttavia, un pensiero mi ha distratto:

:

«Quando il Signore non viene, preghi di più, sei più attento, e così lo incoraggi a non venire perché dice a se stesso:

"Poiché si comporta meglio quando non vengo, è meglio che la privi della mia presenza."

 

Poiché non potevo perdere tempo a fermarmi a questo pensiero, ho cercato di sbattere la porta in faccia a questo pensiero dicendo:

«Più Gesù continua a non venire, più lo confonderò con il mio amore. Non voglio dargli la possibilità di dispiacersi smettendo di pregare.

Questo è ciò che posso e farò. Quanto a Lui, è libero di fare ciò che vuole».

 

E, senza fermarmi alla stupidità del pensiero che mi era venuto in mente, continuavo a fare quello che dovevo fare.

 

La sera, quando non mi ricordavo nemmeno che mi era venuta in mente questo pensiero,

il buon  Gesù venne e mi disse  quasi sorridendo:

 

"Bravo, congratulazioni al mio amante che vuole confondermi con il suo amore! Tuttavia, voglio dirti che non mi confonderai mai.

Se, a volte, mi sembra di essere confuso dal tuo amore, sono io che ti do l'opportunità di manifestarmelo.

Perché la cosa che più mi delizia delle creature è il loro Amore.

 

In effetti, sono io

-che ti ha stimolato a pregare,

-che ha pregato con te,

-che non ti ha dato tregua,

così che non ero io ad essere confuso, ma te stesso.

 

Eri confuso dal mio amore.

Come ti sei sentito tutto pieno d'amore e confuso da lui,

-vedendo che il mio amore ti riempiva così tanto, pensavi di confondermi con il tuo amore.

 

Finché cerchi di amarmi di più, mi godo questo errore da parte tua e ne faccio un divertimento tra te e me".

 

Ho passato un periodo molto amaro per la privazione del mio buon Gesù.

Al massimo si mostrava come un'ombra o un fulmine. A pezzi, non c'era più nemmeno un fulmine.

La mia intelligenza fu turbata dal  seguente pensiero:

"Come mi ha lasciato crudelmente! Gesù è così  buono!

Forse non è stato lui a venire. La sua gentilezza non me l'avrebbe fatto. Chissà, forse era il diavolo o la mia immaginazione, o i sogni".

 

Ma, nel profondo di me,

la mia anima non voleva prestare attenzione a questi pensieri fastidiosi e voleva stare in pace.

 

Stava sprofondando sempre più nella Volontà di Dio,

si nascose in Lei, cadendo in un sonno profondo. E non c'era dubbio che si alzasse da quel sonno.

 

Sembrava che il buon Gesù lo rinchiudesse tanto nella sua Volontà che non permetteva a nessuno di trovare neppure la porta per bussare e dire che Gesù l'aveva lasciata.

Così, la mia anima dormiva e rimase in pace.

 

Non ricevendo risposta, la mia intelligenza pensò: "Sono io l'unico che vuole preoccuparsi? Anch'io voglio calmarmi e fare la volontà di Dio. Venite ciò che si può fare, purché sia ​​fatta la sua Santa Volontà". Questo è il mio stato attuale.

 

Stamattina, mentre pensavo a ciò che ho appena detto, il mio buon  Gesù mi ha detto :

 

"Figlia mia, se fosse stata immaginazione, sogni o demoni,

non avrebbero avuto abbastanza Potere per farti possedere l'alone di pace. E questo, non solo per un giorno, ma per almeno venticinque anni.

 

Nessuno avrebbe potuto farti espirare quel soffio di dolce pace

-sia dentro che fuori di te, tranne quella che è pace totale.

 

Se un soffio di afflizione lo raggiungesse, non sarebbe più Dio,

Sua Maestà  si oscurerebbe,

la sua grandezza  diminuirebbe,

il suo Potere  si indebolirebbe.

Insomma, tutto il suo Essere divino ne sarebbe scosso.

 

Colui che ti possiede e che possiedi veglia costantemente su di te affinché nessun alito di afflizione ti raggiunga.

Ricorda che ogni volta che vengo,

Ti ho sempre corretto se in te c'era un soffio di guai.

Niente mi dispiace tanto quanto non vederti in perfetta pace.

 

E ti ho lasciato solo dopo che avevi ritrovato la  pace.

Né la fantasia, né il sogno, per non parlare del diavolo, hanno questa capacità. Ancor meno possono comunicare questa pace agli  altri.

 

Calmati, dunque, e non mi essere ingrato».

 

Ho pensato alla grande miseria del mio stato e mi sono detto:

"Per me è davvero tutto finito! Gesù ha dimenticato tutto!

 

Non ricorda più le tribolazioni e le sofferenze che ho vissuto per tanti anni confinato a letto per amore suo".

 

La mia mente ha ricordato alcune sofferenze particolarmente grandi. Il buon  Gesù mi ha detto :

 

"Mia figlia,

tutto ciò che è fatto per amor mio,

entra in Me e

si trasforma nelle mie stesse opere.

 

E poiché le mie opere sono fatte per il bene di tutti, cioè

-per i viaggiatori dal basso,

-per le anime del purgatorio e

-per quelli del Cielo-,

tutto ciò che hai fatto e sofferto per Me

-è in Me e

- compie la sua missione per il bene di tutti e per le mie stesse opere. Ti piacerebbe ricordarlo solo per te?"

 

Ho risposto : "No, mai Signore!"

Continuavo ancora a pensarci,

essendo così un po' distratto dalle mie solite azioni interiori.

 

Il buon Gesù mi ha detto:

"Non vuoi fermare tutto questo? Te lo farò fermare io stesso."

E si mise dentro di me e cominciò a pregare ad alta voce, dicendo tutto ciò che avevo da dire.

 

Vedendo ciò, mi sono confuso e ho seguito il buon Gesù.

Quando ha visto che non stavo più prestando attenzione a nient'altro,

Lui tacque e io continuai da solo a fare quello che facevo.

 

Essendo nel mio solito stato, ho pensato: "Cosa ci faccio qui sulla terra?

 

Non sono più di alcuna utilità.

Lui non viene e io sono come un oggetto inutile perché, senza di lui, non valgo,

non soffro di nulla; perché tenermi ancora su questa terra!"

 

Apparendomi brevemente,  mi disse:

 

"Figlia mia, ti tengo come un giocattolo, e i giocattoli non si tengono sempre in mano; spesso non si toccano nemmeno per mesi e mesi.

 

Tuttavia, quando il suo padrone lo vuole, si diverte a lungo con loro.

E tu, non vorresti che io avessi un giocattolo sulla terra?

Lasciami divertire con te a piacimento mentre sei sulla terra e, in cambio, ti permetterò di divertirti con Me in Paradiso".

 

Essendo nel mio solito stato, ho pensato tra me e me:

"Perché il Signore insiste assolutamente che nessun problema entrino in me e,

che in tutte le cose sono sempre in pace?

 

Sembra che nulla gli piaccia,

-anche grandi opere,

-virtù eroiche o sofferenza straziante, se Egli avverte nell'anima una mancanza di pace:

allora sembra disgustato e deluso da quest'anima".

 

In quel momento, con voce dignitosa e imponente, rispose  alla mia domanda dicendomi :

Perché  la pace è una virtù divina , mentre le altre virtù sono umane.

Pertanto, qualsiasi virtù che non sia aureolata di pace non può essere chiamata virtù, ma piuttosto vizio. Ecco perché la pace è così vicina al mio cuore.

La pace è il segno più sicuro che si soffre e si lavora per Me,

È un assaggio della pace che i miei figli godranno con Me in Paradiso".

 

Stavo pensando a quello che avevo scritto il 27 del mese precedente e  ho pensato tra me e me :

 

"Io, che credevo di essere qualcosa nelle mani del Signore, ora sono solo un giocattolo!

I giocattoli sono fatti di argilla, terra, carta, elastico o altro

E basta che siano scappati o che gli accada il minimo sussulto affinché si rompano e che, non essendo più utili al gioco, vengano buttati via.

 

O mio Bene, come mi sento sopraffatto al pensiero che un giorno o l'altro potresti buttarmi via!"

 

Allora il buon  Gesù  si è fatto vedere  dicendomi :

"Mia figlia,

non sopraffarti. Quando i giocattoli sono fatti di materiale senza valore e si rompono, vengono gettati via.

 

Ma, se sono d'oro, di diamanti o di qualsiasi altro materiale prezioso, vengono riparati e servono sempre a divertire chi ha la felicità di possederli.

 

Questo è ciò che sei per Me: un giocattolo fatto di diamanti e di oro purissimo, perché hai la mia immagine in te e io ho pagato il prezzo del mio Sangue per comprarti. Inoltre, sei adornato di sofferenze simili alle mie.

 

Pertanto, non sei un oggetto senza valore che potrei buttare via.

Mi sei costato caro.

Puoi stare zitto, non c'è pericolo che ti butti via".

 

Essendo molto angosciato a causa delle mie cattive condizioni,

Mi sentivo disgustato ai miei occhi e abominevole agli occhi di Dio. Mi sentivo come se il Signore mi avesse lasciato a metà e che, senza di Lui,

Non potevo andare oltre.

 

Ebbi la sensazione che non volesse più servirsi di me per risparmiare il mondo dal castigo e per questo mi aveva tolto le croci, le spine e messo fine a ogni partecipazione alla sua Passione e alle sue comunicazioni. L'unica cosa che ho visto è che si è assicurato che io rimanessi in pace.

 

"Mio Dio, che dolore!

Se non mi distrassi dalla mia perdita della croce, di te e di tutto, morirei di dolore. Ah! se non fosse per la tua Santa Volontà, in quale oceano di difficoltà annegherei! Oh! tienimi sempre nella tua Santa Volontà e questo  mi basta».

 

Ero nel mio solito stato e piangendo mi dicevo: "Il buon Gesù non ha tenuto conto di me, né dei miei anni passati a letto, né dei miei sacrifici, di niente, altrimenti non mi avrebbe lasciato. " E io piangevo e piangevo.

 

Ad un certo punto, ho sentito che si stava muovendo in me e ho perso conoscenza. Tuttavia, anche fuori dal mio corpo, continuavo a piangere.

Poi, come se in me si fosse aperta una porta, vidi Gesù. Mi sono sentito così irritato che non le ho detto niente e ho continuato a piangere.

 

Lui mi ha detto:

"Calmati, calmati, non piangere.

Se piangi, sento che il mio Cuore si tocca e mi svengo d'Amore per te!

Vuoi aumentare la mia sofferenza a causa del tuo amore?"

 

Poi, con uno sguardo maestoso e come seduto su un trono nel mio cuore, sembrò impugnare una penna e scrivere.

Rivolto a me, mi  ha detto :

 

"Vedi se non tengo conto delle tue cose,

-non solo dai tuoi anni trascorsi a letto,

-dei tuoi sacrifici,

-ma ancora pensieri che avevi per Me:

Scrivo i tuoi affetti, i tuoi desideri, tutto, e anche quello che vorresti fare e soffrire.

ma che non puoi perché non te lo permetto.

 

Conto tutto, peso tutto e misuro tutto

in modo che nulla sia perso e tu sia ricompensato per tutto. Tutte queste cose che scrivo, le conservo nel mio Cuore".

 

Poi, non so come, mi sono trovata in Gesù mentre prima ero nel mio stesso interno.

La mia testa sembrava essere al suo posto e tutte le mie membra formavano il suo corpo.

 

Mi ha detto :

"Guarda come ti tengo, come il mio stesso corpo."

 

Poi è scomparso. Poco dopo,

mentre continuavo ad essere afflitto e scoppiavo in lacrime in ogni momento,

 

Mi ha detto :

"Coraggio, figlia mia, non ti ho lasciato.

Rimango nascosto perché se mi mostrassi come prima, mi terresti continuamente attaccato e non potrei più castigare il mondo.

 

Neanch'io ti ho lasciato a metà.

Hai dimenticato come sono questi ultimi anni della tua vita? Sono anni voluti dal tuo confessore.

Non ti ricordi che quattro o cinque volte ti sei trovato a lottare contro di  Me,

 

Volevo portarti via quando mi dicesti che il tuo confessore non lo voleva.

Così, io che ti avevo preparato a prenderti con me, ho dovuto lasciarti. Di conseguenza, vivi anni di pausa e pazienza.

 

La carità e l'obbedienza hanno le loro spine

-apri grandi ferite e fai sanguinare il cuore,

ma che schiudono rose vermiglie delle più profumate e belle.

 

Percependo nel tuo confessore

-la sua buona volontà, la sua carità e

-la sua paura che il mondo venisse punito, ho collaborato con lui in un certo modo.

 

Ma, se nessuno fosse intervenuto, di certo non saresti qui. Forza, coraggio, l'esilio non durerà tanto.

E ti prometto che verrà il giorno in cui non mi lascerò vincere da nessuno".

 

Chi potrebbe dire in quale mare di amarezza io nuoto.

Sono confortato, sì, ma rattristato fino al midollo delle mie ossa.

Non riesco a ricordare tutto questo senza piangere, tanto che mentre lo dicevo al mio confessore, le mie lacrime scorrevano così abbondanti che mi parve arrabbiata con lui.

Gli ho davvero detto: "Tu sei la causa dei miei disturbi".

 

Ho continuato nel mio stato di afflizione per la perdita del mio buon Gesù.

Come al solito, ero completamente occupato a meditare

le ore della passione .

Ero nel tempo in cui  Gesù fu accusato del pesante legno della croce .

 

Il mondo intero era presente per me: passato, presente e futuro.

La mia immaginazione sembrava vedere tutte le colpe di tutte le generazioni opprimere e schiacciare il benevolo Gesù, così che, rispetto a tutti i peccati,

la croce era solo un filo di paglia, l'ombra di un peso.

 

Cercavo di tenermi vicino a Gesù dicendo:

 

"Vedi, mia Vita, mio ​​Bene, vengo a stare qui in nome di tutti. Vedi tutte queste ondate di bestemmie?

Sono qui per ripetervi che vi benedico a nome di tutti.

Quante ondate di amarezza, odio, disprezzo, ingratitudine e mancanza di amore!

 

voglio

consolati a nome di  tutti,

amarti in nome di  tutti,

grazie, adorarti e onorarti a nome di  tutti.

 

Tuttavia, le mie riparazioni sono fredde, miserabili e limitate, mentre tu, l'offeso, sei infinito.

 

Perciò  voglio rendere infiniti il ​​mio amore e le mie riparazioni . E per renderli infiniti, immensi, infiniti, mi unisco

-a te,

-alla tua Divinità,

-oltre che al Padre e allo Spirito Santo,

e ti benedico con le tue stesse benedizioni, ti amo con il tuo stesso amore,

ti consolo con la tua stessa dolcezza,

Vi onoro e vi adoro come fate tra voi, le divine Persone».

 

Chi potrebbe dire tutto ciò che è uscito dalla mia intelligenza in questo modo, anche se sono bravo solo a dire sciocchezze.

Non finirei tutto se volessi dire tutto.

 

Quando faccio le ore della passione,

Mi sento come se, con Gesù, abbracciassi l'immensità della sua opera.

E, a nome di tutti,

-Glorifico Dio,

-Riparo e imploro per tutti.

È difficile per me dire tutto. Mi è venuto un pensiero:

"Tu pensi ai peccati degli altri e cosa dici dei tuoi? Pensa ai tuoi e ripara per i tuoi!"

Allora ho cercato di pensare ai miei mali, alle mie grandi miserie, alle mie privazioni di Gesù causate dai miei peccati.

Così distratto dalle solite cose del mio interno, piansi la mia grande sventura.

Intanto il mio Gesù, sempre gentile, si è mosso in me.

 

E  mi ha detto con  voce sensibile:

"Vuoi essere l'arbitro di te stesso?

Il lavoro del tuo interno è mio, non tuo, devi solo seguirmi. Il resto lo faccio da solo.

Devi smettere di pensare a te stesso, non fare altro che quello che voglio Mi prenderò cura dei tuoi mali e dei tuoi beni.

Chi può fare di più a me o a te?" E si mostrò insoddisfatto.

Così ho iniziato a seguirlo.

In seguito, giunse in  un altro punto sulla via del Calvario  dove,

più che mai, penetrando nelle varie intenzioni di Gesù, mi venne un pensiero:

 

"Non solo devi

-smetti di pensare a santificarti, ma

-smetti anche di pensare di essere salvato.

Non vedi che, da solo, non sei bravo in niente? Che bene puoi ottenere facendo questo per gli altri?"

 

Rivolto a Gesù, gli ho detto:

"Mio Gesù, il tuo Sangue, i tuoi dolori e la tua croce non sono anche per me? Sono stato così malvagio che, per i miei peccati, ho calpestato tutto, e così tu hai esaurito tutto per me. Ma, ti prego, perdonami e se non vuoi perdonarmi, lasciami la tua Volontà e sarò felice, la tua Volontà è tutto per me.

 

Sono rimasto solo senza di te. E solo tu puoi conoscere la perdita che ho subito. Non ho nessuno. Le creature senza di te mi annoiano.

Je me sens dans la prigione de mon corps comme une esclave enchaînée. Au moins, par pitié, ne m'enlève pas ta Sainte Volonté.»

 

En pensant à cela, je me distrayais de nouveau de ma méditation et

Jésus me dit  d'une voix forte et imposante:

«Tu ne veux pas arrêter ça?

Veux-tu gâcher mon travail en toi?»

Je ne sais pas, c'est comme s'Il avait fait taire ma pensée. Ensuite, j'ai tâché d'arrêter ça et de le suivre.

 

Après avoir reçu la Communion, mon toujours aimable Jésus vint brièvement. Comme j'avais eu une dispute avec mon confesseur au sujet de l'amour vrai, je lui demandai si j'avais raison ou tort. Io dico :

 

«Ma fille,

c'est exactement comme tu l'as dit, à savoir

-que l'amour vrai facilite tout, bannit toute crainte, tout doute, et

-que son art consiste à prendre possess de la personne aimée.

Et, quand il en a pris possession, l'amour lui-même lui enseigne les moyens de préserver l'objet acquis.

Par la suite, quelles craintes, quels doutes l'âme peut-elle avoir concernant ce qui lui appartient?

Que ne peut-elle pas espérer?

Que dis-Je, quand l'âme est parvenue à prendre possess de l'amour, celui-ci devient hardi et en vient à des excès incroyables.

 

L'amour vrai peut dire:  "Je suis à toi et tu es à moi ", si bien que les êtres aimés peuvent

-disposer l'un de l'autre,

-se féliciter l'un l'autre,

-s'amuser ensemble.

 

Chacun peut dire à l'autre:

"Puisque je t'ai acquis, je peux disposer de toi à ma guise."

 

Commenta l'âme pourrait-elle alors s'arrêter aux défauts, aux misères, aux faiblesses,

si l'oggetto acquis

-lui a tout remis,

-l'a embellie en tout et

-la purificazione continua?

Voci les vertus de l'amour vrai:

-purificare tutto,

-trionfo su tutto e

-raggiungere tutto.

In effetti, che amore si potrebbe avere per una persona?

-che uno avrebbe paura,

-di quale dubitare,

-da cui non ci aspetteremmo tutto?

L'amore perderebbe le sue qualità più belle.

 

È vero che, anche tra i Santi, possiamo vedere variazioni su questo. Mostra semplicemente che, anche tra i santi,

l'amore può essere imperfetto e può variare da stato a stato.

 

Per quanto ti riguarda, ecco di cosa si tratta:

come dovresti essere con me in Paradiso

e che l'hai sacrificato per amore dell'obbedienza e del prossimo,

-l'amore è stato confermato in te,

-è stata confermata la tua volontà di non offendere,

tanto che la tua vita è come una vita già finita.

 

Perciò non senti il ​​peso delle miserie umane.

Quindi, sii attento

a ciò che ti conviene e ad amarmi finché non raggiungi l'Amore infinito."

 

Trovandomi nel mio solito stato, il benedetto Gesù venne brevemente e  mi disse  :

 

"Mia figlia,

la mia gelosia e le precauzioni che prendo per le mie creature sono così grandi che,

-per non lasciarli andare in rovina,

Sono obbligato a circondare di spine le loro anime e i loro corpi, perché impediscano al fango di profanarli.

 

Accompagno con le spine, cioè

-amarezza, privazione e vari stati interiori,

anche i più grandi favori di cui prediligo le anime a me care, affinché queste spine possano

-tenerli per me e

-avverti che si sporcano di fango

amor proprio e cose simili."

 

Poi è scomparso.

 

Trovandomi nel mio solito stato, mi sembrava di essermi trovata con un bambino in braccio.

In seguito si è trasformato in tre figli nei quali mi sono sentito immerso. Quando al mattino venne il mio confessore, mi chiese se Gesù fosse venuto.

Gli ho detto quello che ho appena scritto, senza aggiungere nulla.

Il mio confessore mi ha detto:

"Non ti hanno detto niente? Non hai sentito niente?"

Ho detto:  "Non posso proprio dirlo".

 

Ha continuato : "La Santissima Trinità era qui e non puoi dire nulla? Sei diventato stupido? Possiamo vedere che questi sono sogni". ho ripreso :

"Sì, è vero, questi sono sogni."

Ha aggiunto  qualcos'altro.

Mentre parlava, mi sentivo fortemente presa dalle braccia di Gesù, così forte che quasi ne perdevo conoscenza.

 

Gesù mi ha detto:

"Chi vuole molestare mia figlia?"

Ho risposto : "Il Padre ha ragione perché non posso dire nulla.

Non vi è alcun segno che sia stato Gesù Cristo a venire da me».

 

Gesù continuò dicendomi :

"Io agisco con te come farebbe il mare con una persona che verrebbe a tuffarsi nelle sue profondità:

Ti immergo interamente nel mio Essere in modo che tutti i tuoi sensi ne siano imbevuti.

così

se vuoi parlare della mia immensità, della mia profondità e della mia altezza , tutto ciò che puoi dire è che sono così grandi che la tua vista è ostruita.

-se vuoi parlare delle mie delizie e delle mie qualità ,

tutto quello che puoi dire è che ce ne sono così tanti che non appena apri la bocca per contarli, ci anneghi dentro.

E così via per il resto.

 

D'altra parte, cosa succede?

Dici che non ti ho dato alcun segno che fossi io? Non è vero!

 

-Chi ti ha tenuto a letto per ventidue anni senza romperti e in totale calma e pazienza?

È la loro virtù o la mia?

-E che dire delle prove che ti hanno fatto subire nei primi anni della tua

nello stato presente, quando ti hanno fatto stare fermo per diciassette o diciotto giorni senza prendere cibo: siamo stati loro o io che ti ho tenuto?

 

Dopo di che, come mi aveva chiamato il mio confessore, tornai nel mio corpo. Poi ha celebrato la Santa Messa e io ho ricevuto la comunione.

Allora Gesù tornò.

Mi lamentavo che non sarebbe venuto come prima, che il grande amore che aveva per me sembrava essere cambiato freddamente.

Gliel'ho detto:

 

"Ogni volta che mi lamento, trovi delle scuse

Così dici che vuoi castigare ed è per questo che non vieni. Ma non ci credo.

Chissà che male c'è nella mia anima, ecco perché non vieni.

Almeno dimmi, in modo che qualunque sia il prezzo, compreso il prezzo della mia vita,

lo rimuovo.

Senza di te, non posso essere.

Pensa quello che vuoi, non posso andare avanti così:

sia che io sia con te in terra o con te in cielo!"

 

Recidendomi,  Gesù mi ha detto:

« Calmati, calmati, non sono lontano da te.

Sono sempre con te. Non mi vedi sempre, ma sono sempre con te.

Che dire, sono nel profondo del tuo cuore per riposare. E mentre mi cerchi e vivi con pazienza le tue privazioni,

mi circondi di fiori per confortarmi e permettermi di riposare più in pace".

 

Mentre diceva questo, sembrava che ci fossero così tanti fiori diversi intorno a Lui che quasi Lo nascondevano.

 

Ha aggiunto:

"Tu non credi che sia per castigare il mondo che ti privo di me. Eppure è proprio così.

Quando meno te lo aspetti, sentirai parlare di cose che accadranno".

 

Mentre diceva questo, me lo ha mostrato

-guerre in tutto il mondo,

-rivoluzioni contro la Chiesa e

-Chiese in fiamme: questo era quasi imminente.

 

Trovandomi nel mio solito stato, stavo pensando alle scelte del mio passato. Il buon Gesù si è mostrato brevemente e  mi ha detto :

 

"Mia figlia,

non soffermarti sul passato perché il passato è già in Me  e perché potresti soffermarti su di esso

- distrarti e

-portarti a rovinare quel poco di strada che devi ancora percorrere, a rallentare il tuo passo.




 

D'altra parte, concentrando la tua attenzione solo sul presente,

-avrai più coraggio,

-Ti manterrai più strettamente legato a Me,

- avanzerai ulteriormente sul tuo percorso e

-non ci sarà pericolo di essere ingannato."

 

Dopo aver ricevuto la Santa Comunione, ho detto al mio adorabile Gesù:

 

"Ora sono strettamente imparentato con te, sono persino identificato con te. E poiché siamo uno,

-Lascio il mio essere in te e prendo il tuo,

-Ti lascio la mia mente e prendo il Tien,

-Ti lascio i miei occhi, la mia bocca, il mio cuore, le mie mani, i miei passi e il resto.

 

Oh! Come sarò felice d'ora in poi! Penserò con il tuo Spirito,

Guarderò con i tuoi Occhi, parlerò con la tua Bocca, amerò con il tuo Cuore, agirò con le tue Mani,

Camminerò con i tuoi piedi e il resto.

 

E se c'è un ostacolo, dirò:

"Ho lasciato il mio essere in Gesù e ho preso il suo, quindi andate da Lui, Egli vi risponderà al mio posto!"

 

Oh! Come mi sento felice!

Ah! Voglio prendere anch'io la tua Beatitudine, non è vero, Gesù?

Ma, o vita mia e mio bene, per tua beatitudine rendi felice tutto il cielo, mentre io, prendendo la tua beatitudine, non rendo felice nessuno».

 

Gesù mi ha detto:  "Figlia mia, anche tu, prendendo il mio Essere e la mia Beatitudine, puoi rendere felici gli altri.

Perché il mio Essere ha il potere di diffondere la felicità?

 

Perché tutto è armonia in Me:

una virtù si armonizza con l'altra, giustizia con misericordia,

Santità con bellezza, Sapienza con forza,

Immensità con Profondità e Altezza, e così via.

 

Tutto è Armonia in Me, niente è discordante . Questa armonia mi rende felice e riempie di gioia tutti coloro che Mi si avvicinano.

 

Inoltre, mettendo su il mio Essere,

assicurati che tutte le virtù si armonizzino in te.

Questa armonia comunicherà Beatitudine a chi ti si avvicina.

 

Perché, se vede in te

Gentilezza, Gentilezza,  Pazienza,

Carità e Uguaglianza in ogni cosa, sarà felice di  esserti vicino".

 

Mentre mi lamentavo con Gesù delle mie privazioni, si è mostrato brevemente e  mi ha detto :

 

"Figlia Mia,  la croce avvicina sempre più l'anima a Me.

 

Queste privazioni di cui soffri ti fanno librare sopra  te stesso.

Perché, non ritrovando in te stesso la persona che ami, non hai più gusto per la vita. Tutt'intorno sei annoiato e non trovi nulla  su cui appoggiarti.

 

Colui su cui sei abituato a fare affidamento ti sembra assente.

E, di conseguenza, la tua anima aleggia fino a purificarsi da tutto fino a consumarsi completamente.

 

Dopo, il tuo Gesù ti darà il bacio finale e ti ritroverai in Paradiso. Non sei felice?"

 

Trovandomi nel mio solito stato, mi sembrava di vedere Gesù che suonava una sonata su un organo dentro di me. Ha trovato molto divertente suonare.

 

Ho detto:  "Oh! Quanto sembri divertente!"

Disse:  "Esatto.

Devi sapere che poiché hai agito in unione con Me, cioè,

-che hai amato con il mio stesso Amore,

-che hai adorato con le mie stesse adorazioni,

-che hai riparato con le mie stesse riparazioni,

e così via, tutto è immenso in te come in me. Questa unione tra te e me ha formato questo organo.

 

Inoltre, ogni volta che soffri di nuovo,

-aggiungi una nuova nota all'organo.

Proprio ora, vengo a suonare la mia sonata per vedere quale suono dà questa nuova nota.

Così, assaporo una nuova gioia.

 

Pertanto, più soffri, più armonie aggiungi al mio organo e più mi diverto".

 

Dopo aver vissuto amari giorni di privazione e dopo aver ricevuto la comunione, mi sono lamentato con il mio gentile Gesù, dicendogli:

"Sembra davvero che tu voglia lasciarmi completamente! Ma dimmi almeno se vuoi che lasci questo stato?

Chissà che disordine c'è in me perché tu ti sia allontanato così. Aiutami: con tutto il cuore ti prometto che starò meglio".

 

Gesù rispose:  "Figlia mia, non preoccuparti.

quando ti faccio perdere conoscenza,  stai calmo,

quando faccio il contrario, stai ancora più calmo, senza perdere  tempo.

 

Prendi tutto con le mie mani, come succede a te.

Non posso sospendere la tua condizione per qualche giorno?

Quanto al disordine che c'è in te, se ce ne fosse stato, te l'avrei detto.

 

Sai cosa crea il pasticcio nell'anima?

Solo peccato, per quanto piccolo.

Oh! Mentre lo distorce, lo scolorisce, lo indebolisce.

 

Tuttavia, i vari stati d'animo e le privazioni non gli causano alcun danno.

Quindi attenzione a non offendermi, anche molto poco. Non temere che ci sia disordine nella tua anima".

 

Io ripeto:

"Ma, Signore, ci deve essere qualcosa di sbagliato in me. Prima, continuavi ad andare e venire

E, durante le tue visite, mi hai reso partecipe della croce, dei chiodi e delle spine.

Ma ora che la mia natura si è abituata a queste cose, che mi sono diventate naturali, tanto che mi è più facile soffrire che non  soffrire,

ti ritiri. Come mai non succede più niente di importante in me?"

 

Con dolcezza,  Gesù mi ha detto: "Ascolta, figlia mia,

Ho dovuto sistemare la tua anima in modo che tu possa godere della sofferenza, in modo che io possa fare il mio lavoro lì.

Ho dovuto metterti alla prova, sorprenderti, caricarti di sofferenza affinché la tua natura rinascesse a nuova vita.

 

Ho portato a termine questo lavoro poiché la tua partecipazione alle mie sofferenze è diventata permanente, a volte di più, a volte di meno.

Ora che questo lavoro è stato completato, mi diverto. Non vuoi che mi riposi?

 

Ascolta, non pensare a questo, lascia che lo faccia il tuo Gesù che tanto ti ama. lo so

-quando la mia attività è necessaria in te e

-quando devo riposarmi dal mio lavoro."

 

Trovandomi nel mio solito stato, venne brevemente il mio dolce Gesù.

 

Mi ha detto: "Figlia mia,

chi considera  la croce  da un punto di vista umano la  trova

-fangoso e, quindi, pesante e amaro.

Chi invece considera la croce  da un punto di vista divino la  trova.

-pieno di luce, leggero e morbido.

 

Guardando  la vita  da un punto di vista umano ,

si è privi di grazie, forza e luce.

 

Pertanto, arriviamo a dire cose come: "Perché questa persona mi ha fatto questo male?

Perché quest'altra mi ha causato questo dolore, mi ha calunniato?"

E  ci riempiamo di indignazione, rabbia, idee di vendetta . Così la croce ci sembra fangosa, scura,  pesante e amara.

 

D'altra parte,  i modi  di pensare divini sono pieni di grazie, di forza e di luce. Perciò non si ha il gusto di dire: "Signore, perché mi hai fatto questo?"

Al contrario,  ci umiliamo, ci rassegniamo .

E la croce si fa  luce  e porta  all'anima luce e dolcezza ».

 

Trovandomi nel mio solito stato, ho riflettuto sull'agonia di Gesù nel Giardino. Mostrandosi brevemente a me, il mio gentile Gesù mi ha detto:

 

"Figlia mia, gli uomini hanno agito solo sulla corteccia della mia Umanità. Mentre l'Amore eterno agiva su tutto il mio  interno.

Così, durante la mia agonia, non furono uomini,

-ma eterno Amore,

-amore immenso,

-amore incalcolabile,

-l'Amore nascosto

-ha aperto in me grandi ferite,

-mi trafisse con chiodi fiammeggianti,

-mi ha incoronato di spine ardenti e

- mi ha innaffiato con il campo bollente.

 

"E, non potendo sopportare tanti martiri contemporaneamente,

 

-la mia Umanità fece sgorgare grandi rivoli di sangue,

-Si contorse e venne a dire:

"Padre, se è possibile, levami questo calice.

Ma non sia fatta la mia Volontà, ma la tua ." Questo non accadde più durante il resto della mia Passione.

Tutto ciò che ho sofferto nel corso della Passione, l'ho sofferto tutti insieme durante l'Agonia e che,

-più intensamente,

più doloroso  e

più profondo.

Perché l'Amore allora mi penetrò.

-fino al midollo delle ossa,

-anche nelle fibre più intime del mio Cuore,

dove una creatura non potrebbe mai scendere. Ma l'Amore raggiunge tutto, niente gli resiste.

 

Così, il mio primo carnefice fu Amore.

Ecco perché, durante la mia Passione,

Non ho nemmeno dato uno sguardo di rimprovero a coloro che mi hanno servito come carnefici. Perché avevo in Me un carnefice più crudele e attivo: l'Amore.

 

E i luoghi dove non arrivavano i carnefici esterni,

dove una piccola parte di Me è stata risparmiata, l'Amore ha preso il sopravvento e non ha risparmiato nulla.

 

E questo è ciò che accade in tutte le anime: l'opera principale è fatta dall'Amore .

E quando l'Amore ha agito e riempito l'anima,

ciò che appare all'esterno è solo il troppopieno

-di quanto è stato fatto all'interno.'

 

Ricevuta la comunione, mi sono lamentata con il buon Gesù

-delle mie privazioni e

-il fatto che, quando viene, è quasi sempre come un fulmine o in completo silenzio.

 

Gesù mi ha detto:

"Figlia mia, in quasi tutte le anime

-al quale mi sono manifestato in modo straordinario,

Ho concesso alla fine della loro vita questi periodi di abbandono.

Questo, non solo per alcune ragioni che gli appartengono, ma anche perché io sia onorato e glorificato in tutti i miei  interventi.

 

Molti dicono:

"Queste anime erano destinate a un così alto livello di santità e lo amavano tanto!

Dopo aver ricevuto tanti favori, grazie e carismi, sarebbero stati veramente ingrati se non fossero arrivati ​​a questo livello.

Se avessimo ricevuto queste cose, anche noi avremmo raggiunto questo livello e anche di più".

 

Inoltre, per giustificare la mia condotta, faccio vivere loro l'abbandono e la privazione,

che è per loro un vero purgatorio.

Devo anche tener conto

-la loro fedeltà,

-l'eroismo delle loro virtù e

-il fatto che è più facile sopportare la povertà per chi non ha mai conosciuto la ricchezza che per chi viveva riccamente.

 

Devo anche tener conto del fatto che le ricchezze soprannaturali non sono come le ricchezze materiali che servono il corpo e sono solo esterne.

 

Le ricchezze soprannaturali  penetrano fino al punto

-nel midollo osseo,

-nelle fibre più intime dell'essere,

-nella parte più nobile dell'intelligenza.

Basti pensare che  esserne privati ​​è più di un martirio.

 

Queste anime hanno tanta pietà di me che il mio Cuore si spezza di tenerezza per loro.

Non potendo resistere, do loro la forza di andare fino alla fine del loro martirio.

 

Tutti gli angeli ei santi li tengono d'occhio e vegliano su di loro perché non soccombano, conoscendo il crudele martirio che subiscono.

Figlia mia, coraggio, hai ragione, ma  sappi che tutto è Amore in Parola ".

 

Mentre diceva questo, sembrava allontanarsi.

Ho sentito la mia natura profonda consumarsi e scomparire nel nulla. Questi semi di forza, luce e conoscenza che sembrava possedere si stavano trasformando nel nulla. Mi sentivo come se stessi morendo, eppure ero ancora vivo.

 

Gesù è tornato e, prendendomi tra le sue braccia, sembrava sostenere il mio nulla.

 

Mi disse:

"Vedi, figlia mia, che se

-il piccolo germe della tua forza,

-la fioca lampada della tua luce,

-la poca conoscenza che hai di Me e

- tutte le altre tue piccole qualità scompaiono,

allora la mia Forza, la mia Luce, la mia Saggezza, la mia Bellezza e tutte le mie altre qualità prendono il sopravvento e vengono a riempire il tuo nulla.

Non sei felice?"

 

Gli ho detto :

"Ascolta, Gesù, se continui così, perderai la voglia di lasciarmi sulla terra".

Gliel'ho detto più volte.

 

E  Gesù , che non voleva ascoltare le mie parole,  mi ha risposto :

"Ascolta, figlia mia, non perderò mai il gusto per  te.

Se ti tengo sulla terra, avrò il mio gusto sulla terra. Se ti porto in paradiso, avrò il mio gusto in  paradiso.

 

Sapete chi perderà poi il gusto? Il tuo confessore».

 

Questa mattina, alla comunione, mi sono lamentato con Gesù che non potevo più manifestare la mia condizione a colui a cui dovevo farlo. Sì, spesso, quando mi sento piena di Gesù,

Ho la sensazione di toccarlo ovunque; anche toccandomi, tocco Gesù.

 

Ma non so come parlarne. Vorrei potermi perdere in Gesù nel più stretto silenzio.

E quando mi viene chiesto di parlarne, oh! Che sforzo devo metterci! Mi sento come un bambino che ha molto sonno e vuole svegliarsi per forza:

lui fa un casino. ·

 

Allora ho detto a Gesù:

"Mi hai liberato da tutto, dalle tue sofferenze, dai tuoi favori, dalla tua voce armoniosa, gentile e dolce. Non mi riconosco più in ciò che sono diventato.

Se mi fai capire qualcosa, è così profondo nel mio essere che non può salire in superficie. Dimmi, vita mia, cosa devo  fare?"

 

Ha risposto :

"Figlia mia, se possiedi me, possiedi tutto, e questo ti basta.

Se ti senti pieno di Me, è segno che ti tengo nella casa della mia Divinità.

 

Se un ricco accoglie in casa un povero, gli dà tutto ciò di cui ha bisogno, anche se non gli parla tutto il tempo o non lo accarezza.

Altrimenti, sarebbe una vergogna per lei.

E io non sono più di questa persona ricca?

Perciò calmati e cerca di manifestare ciò che puoi al tuo confessore.

 

Per il resto, affida tutto alle mie cure".

 

Il mio stato di privazione continua e persino peggiora. O Dio! Che caduta!

Non avrei mai pensato di finire in questo modo!

Spero almeno di non uscire mai dal cerchio della tua Santissima Volontà. Lei è tutto per me.

Avrei voglia di piangere per il mio stato deplorevole ed è quello che faccio a volte.

 

Ma  Gesù  poi mi rimprovera  dicendo  cose come:

"Quindi vuoi essere ancora una bambina?

È chiaro che ho a che fare con una bambina. Non posso fidarmi di te. Speravo di trovare in te l'eroismo del sacrificio per Me.

Ma trovo invece le lacrime di una ragazzina che non vuole sacrificarsi".

 

Quindi quando piango, Lui è più duro e arriva al punto di non venire affatto quel giorno. Pertanto, sono obbligato



-armarmi di coraggio e

-per trattenere le mie lacrime  dicendogli:

 

"Tu dici che è per amore che mi privi della tua Presenza.

E, da parte mia, è per amor tuo che accetto questa privazione.

Per amore per te, non piangerò".

 

E se posso farlo, Lui è un po' più clemente. altrimenti mi punisce più duramente,

che mi fa vivere una morte continua pur restando in vita.

 

Quindi, dopo aver passato una giornata così, non riuscivo a trattenere le lacrime.

Gesù me lo ha fatto pagare come meritavo.

Ma a tarda notte, avendo pietà di me, si è manifestato come se una piccola finestra di luce si fosse aperta nella mia mente.

 

Mi ha detto :

"Non vuoi capire che prima di lasciare questo mondo, devi morire a tutto:

-alla sofferenza, ai desideri, ai favori.

Tutto in te deve morire nella mia Volontà e nel mio Amore.

 

In Cielo, ciò che entra nell'eternità è solo la mia Volontà e il mio amore.

Tutte le altre virtù vengono meno: la pazienza, l'obbedienza, la sofferenza, i desideri.

Solo la mia Volontà e il mio Amore non finiscono mai.

Perciò devi morire in anticipo nella mia Volontà e nell'Amore.

 

Deve essere così per tutti i miei santi.

E io stesso non volevo essere un'eccezione

abbandonato dal Padre ,

per morire totalmente nella sua Volontà e nel suo amore.

 

Oh! Quanto vorrei aver sofferto di più!

Oh! Come vorrei aver fatto di più per le anime! Ma tutto questo è morto nella Volontà e nell'Amore del Padre. Così si comportavano le anime che mi amavano veramente.

E tu non vuoi capirlo!"

 

Questa mattina il mio amato Gesù è venuto brevemente e  mi ha detto :

 

"Figlia mia, la retta intenzione è luce per l'anima.

La copre di luce e le dice come agire divinamente.

 

L'anima è come una stanza buia.

E l'intenzione dritta come il sole che la penetra e la illumina,

con la differenza che il sole non cambia in luce le pareti, mentre agendo con rettitudine trasforma tutto in  luce».

 

Ero nel mio solito stato e il buon Gesù è venuto brevemente.

 

Mi ha detto:  "Figlia mia,

la mia Volontà perfeziona l'amore , lo modifica, lo vincola e lo santifica. L'amore a volte vuole scappare e divorare tutto.

 

Ma la mia Volontà cerca di soggiogarlo dicendogli:

Calmati, non correre così  perché potresti farti del male. Volendo divorare tutto, potresti ingannare te stesso."

L'amore è puro nella misura in cui è conforme alla mia Volontà.

I due camminano mano nella mano e si danno costantemente il bacio della pace.

 

A volte, per il suo umore o perché, dopo essere scappato, non è riuscito come avrebbe voluto,

L'amore vuole criticarmi o sedersi pigramente.

Allora la mia Volontà lo sprona dicendo:

"Vai avanti, i veri amanti non sono pigri, non lo fanno sul posto." L'amore è sicuro solo quando è vissuto nella mia Volontà.

 

L'amore è attratto a destra ea sinistra e portato agli eccessi.

La mia Volontà lo modera, lo tranquillizza e lo nutre di cibo solido e divino.

Nell'Amore possono esserci molte imperfezioni, anche di fronte al santo Scegli.

Nella mia Volontà questo non accade mai, tutto è perfetto.



-non sorprende che ricordi i suoi peccati e le sue miserie.

 

Tieni a mente che,

-nella mia Volontà,

-questi pensieri di peccati e di sé non possono entrare.

 

Figlia mia, questo accade soprattutto nelle anime innamorate che hanno avuto la grazia delle mie visite, dei miei baci e delle mie carezze.

Queste anime sono preda dell'Amore quando le privo della Mia Presenza. L'amore li prende e li fa ansimare, languire, deliranti, pazzi, preoccupati, impazienti.

 

Se non fosse la mia Volontà che li nutre, li calma e li fortifica, l'Amore li ucciderebbe.

Sebbene l'Amore sia il primogenito della mia Volontà, ha ancora bisogno di essere corretto dalla mia Volontà.

E lo amo tanto quanto amo me stesso".

 

Durante una discussione tra me e il mio confessore,

mi ha detto che è difficile essere salvati perché Gesù Cristo ha detto:

"La porta è stretta e devi sforzarti di superarla".

 

Dopo la comunione,  Gesù mi ha detto :

"Povero di me, come sono considerato meschino.

Dì al tuo confessore che è per la loro stessa meschinità che mi considerano meschino.

Non mi vedono come  il grande Essere, senza limiti ,

-potente e infinito in tutte le sue perfezioni,

che può passare grandi moltitudini per porte strette  meglio che per porte larghe .

 

Mentre parlava, mi sembrava di vedere un sentiero molto stretto che conduceva a un cancello molto stretto, ma affollato di gente in competizione.

per vedere chi potrebbe avanzare di più e varcare la porta.

 

Ha aggiunto :

"Vedi, figlia mia, che grande folla sta spingendo per scoprire chi arriverà per primo. In una competizione, ci sono molte attività.

Se il sentiero fosse largo, la gente non si affretterebbe, sapendo che c'è

molto spazio per camminarci quando vogliono. Tuttavia, mentre si prendono bene il loro tempo,

potrebbe verificarsi la morte e potrebbero non essere sulla loro strada sul sentiero stretto.

Si sarebbero quindi trovati sulla soglia dell'ampia porta dell'inferno.

 

Oh! Quanto è utile questa ristrettezza !

Il fenomeno si verifica anche tra voi:

se c'è una festa o un servizio offerto e sappiamo che il posto è piccolo, molti si affretteranno ad arrivarci

e ci saranno più persone a godersi la festa o il servizio.

 

Ma se sappiamo che ci sono molti posti,

non avremo fretta e ci saranno meno spettatori

perché, sapendo che c'è posto per tutti, ognuno si prenderà il suo tempo.

Alcuni arriveranno a metà dello spettacolo, altri verso la fine, altri arriveranno quando tutto sarà finito e non godranno di niente.

 

È il caso della salvezza: se il suo cammino fosse largo, pochi si affretterebbero ad arrivare,

e la festa del Cielo sarebbe per pochi».

 

Ero nel mio solito stato e mi lamentavo con il mio Gesù che venivo privato di lui. È venuto brevemente e  mi ha detto:

 

"Mia figlia,

Ti consiglio di non lasciare la mia Volontà perché la mia Volontà porta tanta Potenza che è come un nuovo battesimo per l'anima, e anche di più.

 

Invece

-nei sacramenti la mia grazia si riceve in parte,

-nella mia Volontà si riceve in pienezza.

 

Attraverso il Battesimo,

il compito del peccato originale è tolto, ma restano le passioni e le debolezze.

 

Nella mia Volontà , distruggendo la sua volontà personale,

l'anima distrugge le sue passioni, le sue debolezze e tutto ciò che vi è di umano. Vive le virtù, la forza e tutte le qualità divine".

Sentendo questo, ho pensato: "Finirà per dirmelo.

che vivere nella sua Volontà è più grande della stessa comunione».

 

Ha continuato :

"Certo certo.

Per  la comunione sacramentale dura  pochi minuti. Mentre  c'è la Vita nella mia Volontà 

-una comunione perpetua, ancor di più,

-una comunione eterna: si estende eternamente in Cielo.

 

La comunione sacramentale  può incontrare ostacoli: ad esempio, non si può ricevere la comunione per malattia o per altri motivi,

o colui che deve amministrarlo può essere indisposto.

La comunione nella mia Divina Volontà  non è soggetta ad alcun impedimento. Basta che l'anima lo voglia ed è fatto.

 

Nessuno può impedire all'anima di ottenere questo grande bene, che costituisce la felicità della terra e del Cielo:

-né i demoni,

-né creature,

-nemmeno la mia stessa onnipotenza. L'anima è libera.

Nessuno ha diritti su di lei e non può impedirle di vivere nella mia Volontà.

 

Ecco perché promuovo la Mia Volontà. E voglio che le creature lo accettino.

Questa è la cosa che conta di più per me, a cui tengo di più.

 

Non tutte le altre cose mi interessano tanto, anche le più sante.

E quando faccio vivere l'anima nella mia Volontà, trionfo

perché è la cosa più grande in cielo e in terra».

 

 

Scrivo per obbedienza.

Ma sento il mio cuore spezzarsi per lo sforzo che mi ci vuole. Comunque, viva l'obbedienza, viva la Volontà di Dio!

Scrivo, ma tremo e non so cosa dico io stesso. L'obbedienza vuole che io scriva qualcosa su

-come mi preparo alla comunione e

-come faccio il mio ringraziamento.

 

Non posso dire nulla al riguardo.

Perché, vedendo che non sono brava in niente, il mio dolce Gesù fa tutto da solo.

stesso.

Egli prepara la mia anima e mi dice i ringraziamenti da rendere, e io lo sono. I cammini di Gesù sono sempre immensi, ed io, con Lui,

Mi sento  immenso  come se sapessi come fare qualcosa.

 

Dopo, quando Gesù si ritira, sono ancora la stupida, la ragazzina ignorante, la piccola cattiva.

Ed è proprio per questo che Gesù mi ama.

Perché sono ignorante, non sono niente e non posso fare nulla.

 

Sapendo che voglio riceverlo a tutti i costi,

e non essere disonorato venendo in me,

-ma piuttosto a ricevere i più grandi onori, Egli stesso prepara la mia povera anima.

 

Mi dà le sue cose, i suoi meriti, i suoi vestiti, le sue opere, i suoi desideri,

insomma tutto Sé.

Se necessario, mi dà anche  quello che hanno fatto i Santi , perché tutto è suo. Se necessario, mi dà anche  ciò che ha fatto la sua Santissima Madre .

 

E anche io dico a tutti:

"Gesù, fatti onore venendo in me.

Madre, mia Regina, tutti i santi e tutti gli angeli ,

Sono così povero che tutto quello che hai, mettilo nel mio cuore,

"Non per me, ma per Gesù".

E sento che tutto il Cielo sta cooperando per prepararmi.

 

E dopo che Gesù è disceso in me, ho la sensazione che sia tutto soddisfatto,

-vedendo se stesso onorato delle proprie cose.

 

A volte  mi dice :

"Bravo, bravo, figlia mia, come sono felice, come mi piace qui! Ovunque guardo, trovo cose degne di Me.

Tutto ciò che è Mio è tuo.

Quante cose belle mi hai fatto trovare in te».

 

Sapendo che sono molto povero, che non ho fatto nulla e che nulla è mio, mi rallegro del contento di Gesù.

E io dico:

 

"Sono contento che Gesù la pensi così! Mi basta che sia venuto.

Non mi importa di aver usato i propri affari: i poveri devono ricevere i ricchi".

È vero che ci sono qua e là in me barlumi del modo di fare di Gesù in comunione, ma non so come raccogliere questi barlumi e farne una preparazione adeguata e un ringraziamento: mi manca la capacità. Mi sembra

-che mi preparo in Gesù stesso  e

-che lo ringrazio con l'aiuto di  se stesso.

 

Essendo nel mio solito stato, mi sentivo come se fossi davvero inutile. mi sentivo incapace di dire niente,

-né sul peccato,

-né sulla freddezza,

-né in fervore.

Ho visto tutto allo stesso modo.

Mi sentivo indifferente a tutto, trattando nient'altro che la Santa Volontà di Dio, e tutto questo senza ansia, nella più perfetta calma.

 

Pensavo tra me e me: "In che stato pietoso mi trovo! Se almeno pensassi ai miei peccati!

Sembra addirittura che io ne sia felice.

O mio Dio, in quale miseria sono sprofondato!"

 

Mentre intrattenevo questi pensieri, venne il mio amato Gesù e

Mi ha detto :

 

"Mia figlia,

chi vive qui sulla terra  e respira l'aria che tutti respirano è costretto a sentire le varie variazioni climatiche:

freddo, caldo, pioggia, grandine, venti, notti, giorni.

 

Ma chi abita lassù , dove l'aria non c'è più, non è soggetto alle variazioni climatiche.

Perché lì c'è solo il giorno perfetto.

Non sentendo queste mutazioni, non si preoccupano di nulla. Questo è il caso di colui che vive solo dell'aria divina.

 

Poiché il mio Essere non è soggetto a cambiamento ma lo è

-sempre la stessa,

-sempre in pace e in perfetta contentezza,

che meraviglia che colei che vive in me, della mia Volontà e della mia stessa aria,

non si preoccupa di niente?

Preferiresti vivere qui sulla terra come fa la maggioranza,

cioè da Me, con aria umana, passioni, ecc.?"

 

Mi sento molto male come se tutto fosse finito per me,

Mi sono lamentato con Gesù della totale negligenza che mi ha fatto vivere.

 

Mi ha detto :

"Figlia mia, queste sono le vie di Dio: morire e risorgere incessantemente. La natura stessa è soggetta a queste morti e risurrezioni.

Così il fiore nasce e poi muore, ma per risorgere più bello. Se non è mai morta,

invecchierebbe, perderebbe la vivacità dei suoi colori, l'aroma del suo profumo.

 

Anche qui c'è una somiglianza con il mio Essere: sempre vecchio e sempre nuovo.

Mettiamo il grano nella terra come per farlo morire. E, infatti, muore, fino a diventare polvere.

Poi risorge ancora più bello, e anche moltiplicato. Questo è il caso per tutto il resto.

 

Se ciò accade nell'ordine naturale,

accade molto di più nell'ordine spirituale, dove l'anima deve vivere queste morti e risurrezioni.

 

Mentre sembra

-aver trionfato su tutto e

-abbondano nel fervore, nelle grazie, nell'unione con Me, nelle virtù,

e che sembra aver acquisito nuove vite in tutti i punti, mi nascondo e tutto sembra morire per lei.

 

L'ho picchiata come un vero maestro in modo che tutto muoia per lei.

E quando vedo che tutto è morto per lei, come il sole, appaio.

 

E, con me, tutto risorge e diventa

più bella, più vigorosa, più fedele, più grata, più umile. In modo che se c'era qualcosa di umano in lei,

la morte lo distrusse, resuscitando tutto a nuova vita".



 

Ero nel mio solito stato, tutto pieno di privazioni e amarezze, e meditavo  l'Agonia di Nostro Signore .

 

Mi ha detto :

"Mia figlia,

Volevo soffrire l'Agonia nell'Orto per aiutare soprattutto i moribondi a morire bene.

Guarda come questa agonia corrisponde bene all'agonia dei cristiani:

-stanchezza, tristezza, angoscia e sudorazione di sangue.

 

Ho sentito la morte di tutti e di ciascuno

come se fossi morto davvero per tutti in particolare.

Così ho sentito la stanchezza, la tristezza e l'angoscia di ciascuno. E, attraverso le mie sofferenze, ho offerto loro aiuto, conforto e speranza.

 

Sentendo la morte di ciascuno, ottenni loro la grazia di morire in me,

-come se il loro respiro e il mio fossero uno, ed essere subito beatificati dalla mia Divinità.

 

Se soffrivo  la mia agonia nell'orto specialmente per i moribondi ,  la mia agonia sulla croce  doveva  aiutarli.

-al loro ultimo momento,

-al loro ultimo respiro.

 

Erano due diverse agonie:

-la mia  agonia nel giardino  era piena di tristezza, paura, ansia e paura,  mentre -la mia  agonia sulla croce  era piena di pace e calma imperturbabile.

 

Se poi ho gridato  sitio - ho sete , era una sete estrema

che ho sentito che tutti esalano il loro ultimo respiro nel mio.

 

Vedendo che molti avrebbero ignorato questo desiderio, con profondo dolore,

Ho gridato "sitio". Questa "sitio" continua ad essere ascoltata da tutti e da tutti

come un campanello alla porta dei loro cuori:

 

"Ho sete di te, o anima. Ti prego,

-non uscire mai da me, ma entra in me ed espira con me".

 

Così  ho dedicato sei ore della mia Passione ad aiutare gli uomini a morire bene :

i tre nell'Orto  per aiutarli durante  la loro agonia  e

i tre sulla Croce  per aiutarli  nell'ultimo  respiro .

 

Perciò, non dovrebbero tutti guardare la morte con un sorriso, specialmente coloro che mi amano e cercano di sacrificarsi sulla mia stessa croce?

 

Vedi quanto è bella la morte e quanto sono cambiate le cose?

 

Durante la mia vita sono stato disprezzato e i miei stessi miracoli non hanno avuto gli effetti della mia morte. Anche sulla Croce ho subito insulti

Ma appena espiravo, la Mia Morte ha avuto il Potere di cambiare le cose: tutti si battevano il petto riconoscendomi come Figlio di Dio. I miei discepoli hanno preso coraggio.

Alcuni che erano rimasti nascosti si sono incoraggiati, hanno rivendicato il mio corpo e mi hanno dato una sepoltura onorevole.

 

All'unisono, Cielo e terra hanno confessato che ero il Figlio di Dio.

 

La morte è qualcosa di grande, di sublime!

 

Le cose accadono così per i miei figli: durante la loro vita sono disprezzati, oppressi.

Le loro virtù, che, come la luce, dovrebbero brillare negli occhi di coloro che li circondano, rimangono semi-volanti.

Il loro eroismo nella sofferenza,

la loro abnegazione e il loro zelo per le anime proiettano entrambi

-luce e

-dubbi nelle persone che li circondano.

 

Ed è Io stesso che lo permetto

affinché sia ​​preservata la virtù dei miei cari figli.

 

Ma, appena muoiono, poiché questi veli non servono più, li tolgo e

-i dubbi diventano certezze,

-la luce è piena e ci fa apprezzare il loro eroismo.

Quindi iniziamo a stimare tutto in loro, anche le cose più piccole. Pertanto, ciò che non si può fare durante la vita, la morte lo compensa.

 

Ecco come sta andando qui sulla terra.

Ma quello che succede lassù è davvero sorprendente e degno dell'invidia di tutti i mortali".

 

Ero molto addolorato per la privazione del mio Sommo Bene.

Dopo aver ricevuto la comunione, l'ostia santa mi si fermò in gola Mentre cercavo di ingoiarla, avevo in gola un sapore dolce e squisito. Dopo aver continuato a lungo i miei sforzi per ingoiare l'ostia,

è scesa al piano di sotto e ho potuto vederla trasformarsi in  una bambina che mi ha detto :

 

Il tuo corpo  è il mio  tabernacolo ,

la tua anima  il  ciborio  che mi contiene e

il tuo battito cardiaco   l'ospite  che mi permette di trasformarmi in te.

 

Con questa differenza che, - poiché  l'ostia  è consumata, sono soggetto a continue morti.

Mentre  il tuo battito cardiaco, che simboleggia  il tuo amore, non è soggetto a fermarsi.

Questo permette alla mia Vita in te di essere continua.

 

Perché, allora, affliggerti tanto con le tue privazioni? Se non mi vedi, mi senti.

Se non mi senti, mi tocchi.

A volte è la fragranza dei miei profumi che si diffonde intorno a te, a volte la luce che senti investita,

a volte un liquore che non si trova sulla terra e che scende in te,

a volte c'è il semplice fatto che ti tocco

E ci sono molti altri modi che sono invisibili per te."

 

Ora, per obbedienza,

Parlerò di quelle cose che Gesù dice che mi accadono spesso, e anche quando sono completamente sveglio.

 

Questo profumo che non so descrivere, lo chiamo il profumo dell'amore. Lo sento alla comunione, quando prego, quando lavoro, soprattutto quando non l'ho visto.

E mi dico:

"Oggi non sei venuto.

Non sai, o Gesù, che non posso e non voglio stare senza di te? Immediatamente, mi sento come investito da questo profumo.

 

Altre volte, quando muovo o scuoto le lenzuola, sento questo profumo e dal mio interno sento Gesù che mi dice: "Sono qui".

Altre volte, quando sono tutta afflitta e sto per alzare lo sguardo, un raggio di luce si presenta alla mia vista.

 

Ma io, queste cose, non le prendo proprio in considerazione, non prendono me.

non soddisfare.

L'unica cosa che mi rende felice è Gesù stesso. Tutto il resto, lo ricevo con una certa indifferenza.

 

Ho scritto questo per pura obbedienza.

 

Ero nel mio solito stato e mi sentivo molto cattivo.

Inoltre ero turbato perché il mio confessore mi aveva detto che avevo deviato molto dal mio stato precedente e che, se così non fosse, sarebbe venuto Gesù.

 

Ricevuta la comunione, mi sono lamentata con Gesù benedetto delle mie privazioni, chiedendogli di avere la bontà di dirmi che male sto facendo,

-Perché darei volentieri la mia vita per non dispiacergli:

"Quante volte non ti ho detto che se mi vedi sul punto di offenderti, anche solo leggermente, fammi morire."

 

Gesù mi ha detto :

"Figlia mia, non preoccuparti.

Non te l'avevo detto, diversi anni fa,

-che per poter castigare il mondo, non mi scaricherei così spesso su di te e

-che dunque non verrei tante volte come prima, benché non ti abbandonerò mai.

 

Ti ho anche detto che, per compensare i miei frequenti andirivieni,

Lascerei per te ogni giorno la Messa e la Comunione, perché tu possa trarre da essa la Forza che prima hai ricevuto attraverso le mie continue visite.

Sono venuto anche a minacciare il tuo confessore se non si prestava a questo.

 

Chi non conosce le punizioni avvenute da allora?

Intere città distrutte, rivolte, il ritiro della mia grazia per coloro che fanno il male e anche per i religiosi malvagi, perché questo veleno, queste ferite che hanno dentro, possano uscire fuori.

Ah! Non ce la faccio più, i sacrilegi sono enormi. Eppure tutto questo non è niente in confronto alle punizioni a venire.

 

Se non ti avessi già parlato così, avresti ragione ad allarmarti.

Per poter vivere con sicurezza, devi fare affidamento su due colonne.

 

Uno di loro è la mia Volontà .

In lei non possono esserci peccati.

La mia Volontà frantuma tutte le passioni ei peccati, che dico, li polverizza fino a distruggerne le radici.

 

Se ti affidi alla colonna della mia Volontà,

-le tenebre si trasformano in luce,

-dubbi di certezza,

-speranze in realtà.

 

La seconda  colonna su cui appoggiarsi è

la ferma volontà e l'attenzione costante a non offendermi, neanche  lievemente ,

stendendo la tua volontà

soffrire  tutto,

affrontare tutto  e

-sottomettersi a tutto piuttosto che dispiacermi.

 

Quando l'anima si appoggia continuamente a queste colonne, che dico, quando queste colonne sono per lei più della sua stessa vita,

può vivere con più fiducia che se vivesse con i miei continui favori, tanto più che permetto anche a questo stato di prepararvi a lasciare questa terra».

 

Trovandosi nel mio solito stato, il buon Gesù venne brevemente e  mi disse :

 

"Ascolta, figlia mia,  le miserie e le debolezze

sono mezzi per arrivare al porto della Divinità.

Perché, sentendo il peso della miseria umana,

l'anima si annoia, si preoccupa e cerca di liberarsi di se stessa. E, così facendo, si ritrova in Dio».

 

Poi, dopo avergli messo il mio braccio intorno al collo, mi ha abbracciato il viso ed è scomparso. Più tardi è tornato e mi sono lamentato che è scappato via come un fulmine, senza darmi tempo.

 

Ha risposto :

"Dato che non ti piace, prendimi,

legami come vuoi e non farmi scappare".

 

Gli ho detto : "Bravo, bravo, Gesù, che bella proposta mi fai! Ma possiamo davvero farlo con te?

Puoi lasciarti legare e abbracciare quanto vuoi ma, nel mezzo, sparisci e non ti fai trovare. Bravo, Gesù, vuoi scherzare con me!

Ma, dopo tutto, fai quello che vuoi. Ciò che conta per me è che tu   me lo dica

-quando ti offro e

-in ciò che ti dispiace perché tu non venga come prima".

 

Gesù continuò : "Figlia mia, non preoccuparti.

Se c'è una vera colpa, non è necessario che lo dica. L'anima lo percepisce da sé.

Perché, quando un peccato è volontario, turba gli umori naturali. L'uomo subisce una trasformazione in male.

E si sente imbevuto della colpa che ha commesso volontariamente.

 

Al contrario, la vera virtù trasforma l'anima nel bene,

-i suoi stati d'animo rimangono in armonia e

-la sua natura si sente come intrisa di dolcezza, carità e pace. Questo è l'opposto di ciò che accade con il peccato.

 

Hai sentito questo sconvolgimento in te stesso?

Ti sei sentito intriso di impazienza, rabbia, guai? »

 

E mentre diceva questo, sembrava guardarmi dentro per vedere se queste cose c'erano e sembrava che non c'erano.

Ha continuato: "Hai visto con i tuoi occhi!"

 

Non so perché, ma mentre lo diceva, mi faceva vedere

-niente più terremoti con città completamente distrutte,

-rivoluzioni e tante altre disgrazie. Poi è scomparso.

 

Essendo nel mio solito stato, mi sono ritrovato fuori dal mio corpo. Ho visto dei sacerdoti, oltre a Gesù tutto dislocato,

i cui membri sono stati distaccati.

 

Gesù ha indicato questi sacerdoti e mi ha fatto capire che, pur essendo sacerdoti, erano membra distaccate del suo corpo.

 

Si lamentò dicendo: «Figlia mia, come sono offeso da alcuni sacerdoti! I loro superiori non vigilano sul loro modo di amministrare i sacramenti e mi espongono a un enorme sacrilegio.

 

Quelli che vedi sono membri separati. Nonostante mi offendano molto, il mio Corpo non ha più alcun contatto con le loro azioni abominevoli.

Ma gli altri,

-che pretendono di non essere separati da Me e

-che continuano ad esercitare il loro ministero sacerdotale, oh! come mi offendono di più!

A quale atroce massacro sono esposto, a quante punizioni attraggono! Non li sopporto più".

 

Mentre diceva questo, vidi diversi sacerdoti fuggire dalla Chiesa e volgersi contro di lei per farle guerra.

 

Guardavo questi sacerdoti con grande tristezza. Ho sentito una luce che mi ha fatto capire

-che l'origine del male in alcuni sacerdoti è:

che dirigono le anime sulle cose umane, tutte materiali,

-senza stretta necessità.

 

Queste cose umane costituiscono per il sacerdote una rete  che

-ossessiona la sua mente,

-rende il suo cuore insensibile alle cose divine e

-impedisce i suoi passi nel cammino che dovrebbe essere suo secondo il suo ministero.

 

Anche questa è una rete per le anime .

Perché poiché questi sacerdoti sono troppo preoccupati per le cose umane, le grazie rimangono assenti da loro.

Oh! Quanto male fanno questi sacerdoti, quanta carneficina di anime fanno».

 

Che il Signore illumini tutti.

 

Ero nel mio solito stato.

Mi sono ritrovato fuori dal mio corpo all'interno di una chiesa.

 

Sopra l'altare c'era la Regina celeste con Gesù Bambino piangente.

 

Per un segno degli occhi, la mia Madre celeste mi ha fatto capire

-prendere il Bambino tra le mie braccia e

-fare tutto il possibile per calmarlo.

Mi sono avvicinato, l'ho abbracciato, l'ho abbracciato e gli ho detto:

"Qual è il problema, mia bella bambina?" Confida in me.

L'amore non è forse il balsamo e la pacificazione di tutti i dolori?

Non è l'amore che ci fa dimenticare tutto, che tutto addolcisce e che lenisce dopo le liti?

 

Se piangi,

ci deve essere qualcosa di discordante tra il tuo amore e quello delle creature.

Pertanto, amiamoci.

Dammi il tuo amore e io, con il tuo stesso amore, ti amerò".

 

Chi potrebbe dire tutte le sciocchezze che gli ho detto in quel modo?

Sembrava essersi calmato un po', ma non del tutto. Poi è scomparso.

 

Il giorno dopo, di nuovo fuori dal mio corpo,

Mi sono trovata in un giardino dove stavo facendo una Via Crucis.

Così facendo, mi sono trovata con Gesù in braccio.

 

Quando sono arrivato  all'undicesima stazione ,

Gesù santissimo, non potendo trattenersi, mi fermò e,

-avvicinando la sua bocca alla mia,

-ci versò qualcosa che fosse insieme liquido e denso.

La parte liquida, ho potuto berla, ma la parte densa non voleva scendere,

al punto che quando Gesù ha allontanato la sua bocca dalla mia, ho dovuto ributtarla a terra.

 

Poi ho guardato Gesù e ho visto che dalla sua bocca sgorgava un liquido denso, nerissimo.

Mi sono spaventato e gli ho detto:

"Penso

-che tu non sei Gesù, il Figlio di Dio e Maria Madre di Dio,

-ma il demone.

 

È vero che ti voglio e che ti amo,

-ma è solo Gesù che voglio,

-mai il demone.

Non voglio sapere niente del diavolo.

Preferirei stare senza Gesù piuttosto che avere a che fare con il diavolo".

 

Per essere più sicuro, ho fatto il segno della croce su Gesù e poi su me stesso. Quindi, per rimuovere ogni paura da me,

Gesù prese in sé il liquido nero,

-questo liquido la cui vista non potevo sopportare.

 

Mi ha detto :

"Figlia mia, io non sono il diavolo.

Quello che vedi non è altro

-che le grandi iniquità che le creature fanno contro di Me, e

-che verserò su di loro.

Perché non posso più tenerli in me.

 

L'ho versato dentro di te e non sei riuscito a trattenere tutto.

L'hai buttato a terra. Continuerò a pagare su di loro".

 

Mentre diceva questo, mi ha fatto capire quali piaghe pioverà dal Cielo.

Avvolgerà le persone in lutto e in lacrime amare.

 

Il poco che ha versato in me risparmierà, almeno in parte, la nostra città. Mi ha fatto vedere molti decessi a seguito di epidemie e terremoti,

così come altre disgrazie.

Quante desolazioni, tante miserie!

 

Essendo nel mio solito stato, avevo perso conoscenza.

Ho visto molte persone fuggire da Gesù santissimo. Fuggito e fuggito, ma dovunque andasse, non riusciva a trovare un posto. Infine venne da me tutto grondante di sudore, stanco e  afflitto.

 

Si gettò tra le mie braccia, mi abbracciò forte e disse a coloro che lo inseguivano:

"Da quest'anima, non puoi farmi fuggire." Pecore, si ritirarono.

 

Gesù mi ha detto:

"Ragazza, non ce la faccio più, dammi un po' di ristoro." E cominciò a bere dal mio grembo. Poi ho reintegrato il mio corpo.

 

 

Stavo pensando a  Gesù

-portando la sua croce sulla via del Calvario  in questo momento

dove conobbe donne  e  dove, ignorando le sue sofferenze,

Si occupava di consolarli, rispondergli e istruirli.

 

Come tutto era amore in Gesù!

Era lui che aveva bisogno di essere consolato, eppure era lui che consolava. E in che stato era!

Tutto coperto di  ferite,

il capo trafitto da spine acuminate,

ansimando e quasi morendo sotto la  croce.

 

Tuttavia, ha consolato gli altri. Che esempio!

Che peccato per noi che basta una piccola croce per farci dimenticare il dovere di consolare gli altri!

 

Poi ho ricordato i tempi in cui, sopraffatto

soffrendo  o

dalla privazione di Gesù,  e

pieno di amarezza fino al midollo delle mie  ossa,

Ho cercato di consolare e insegnare a chi mi circondava

- dimenticando me stesso,

-incitato a questo da Gesù stesso

per imitarlo in questo momento particolare della sua passione.

 

Poi ho iniziato a ringraziarlo.

-essere ora liberi ed esenti dall'essere circondati da persone -

-per l'obbedienza che mi tiene ritirato -, che mi permette di prendermi cura di me stesso.

 

Allora, muovendosi in me,  Gesù mi ha detto :

 

"Mia figlia,

-è stato un conforto per Me e mi sono sentito sollevato,

-soprattutto perché queste donne sono venute davvero a farmi del bene.

 

In questi giorni,

mancano veramente quelle persone che mettono nelle anime il vero spirito interiore:

non avendolo in  sé,

non sono in grado di infonderlo negli  altri.

 

Sono anime suscettibili, scrupolose, frivole,

senza vero distacco da tutto e da  tutti.

Questo produce virtù sterili che muoiono prima della schiusa.

 

E ci sono alcuni che credono nell'avanzamento delle anime sostenendo la meticolosità e lo scrupolo.

Piuttosto, sono dei veri ostacoli per le anime. Il mio amore resta a digiuno con loro.

 

Come per te,

-come ti ho dato molta Luce sulle vie interiori e

-che ti ho fatto capire la Verità sulle vere Virtù e sul Vero Amore, ho potuto per bocca tua far capire agli altri

-la Verità sui veri cammini delle Virtù. Ne sono stato felice".

 

Gli dissi:

«Ma, Santissimo Gesù, dopo il grande sacrificio che avevo fatto,

queste persone stavano facendo pettegolezzi. L'obbedienza ha giustamente proibito la venuta di queste  persone».

 

Lui continuò:

"Ecco l'errore: fare attenzione ai pettegolezzi e non a quelli di buono che c'è da fare.

Anche su di Me si sono uniti.

Se mi fossi fermato a questi racconti, non avrei compiuto la redenzione degli uomini.

 

Pertanto, è necessario prendersi cura di

- cosa dobbiamo fare e

-non quello che dice la gente.

Quanto al pettegolezzo, resta il resoconto di chi lo fa".

 

Trovandomi nel mio solito stato, Gesù Santissimo è venuto in forma di bambino. Mi baciò, mi strinse e mi accarezzò a lungo.

 

Sono stato sorpreso che mi abbia dato tali manifestazioni di affetto, me così infelice. Gli restituii questi segni di affetto, ma timidamente.

 

Attraverso una luce che è uscita da Lui, mi ha fatto capire che quando viene è sempre una grande benedizione,

-non solo per me,

-ma anche per il mondo intero

Perché amando un'anima e riversandosi in essa, Egli raggiunge tutta l'umanità .

 

Infatti, in quest'anima, ci sono diversi collegamenti che la legano a tutte le altre: collegamenti

somiglianza,

paternità o  filiazione,

di fraternità, di essere stato tutto creato dalle sue  mani,

di essere stati tutti da Lui redenti, affinché tutti siano segnati  dal Suo  Sangue.

 

Perciò, quando ama e fa favori a un'anima,

anche altri sono amati e favoriti,

se non del tutto, almeno in  parte.

 

Ecco perché, venendo da me in questo tempo di pestilenze e baciandomi, accarezzandomi e guardandomi,

Il Santissimo Gesù ha voluto unirsi a tutte le altre creature e

salvarli in parte, se non del  tutto.

 

Poi ho visto un giovane, credo fosse un angelo, che ha segnato coloro che sarebbero stati colpiti dalle piaghe.

Sembrava andare da un gran numero di persone,

 

Ero nel mio solito stato e Gesù Santissimo non è venuto.

Ho pensato tra me e me: "Come è cambiato Gesù, come non mi ama più come prima!

Prima che fossi definitivamente costretto a letto, mentre c'era il colera, mi aveva detto che se avessi accettato questa sofferenza per alcuni giorni, avrebbe fermato il colera, e quando l'ho accettato, la peste è cessata.

 

Ma ora che mi tiene continuamente a letto,

si sente parlare di colera, dello scempio che fa sui poveri.

E non vuole ascoltarmi. È come se non volesse più usarmi".

 

Mentre dicevo questo, ho guardato dentro e ho visto Gesù che, a testa alta, mi guardava e mi ascoltava tutto tenero.

Quando ha visto che mi ero accorto che mi stava guardando, mi ha detto:

"Mia buona figlia, come mi dai fastidio!

Vuoi vincere con la forza, vero?

È buono, è buono, ma non mi dà più fastidio." Poi è scomparso.

 

Ero nel mio solito stato

Mi sembrava che il mio confessore volesse che soffrissi la crocifissione. Dopo alcuni litigi, il benevolo Gesù ha collaborato un po' e  mi ha detto.

 

"Figlia mia, a causa del mondo, non ce la faccio più.

Molti mi riempiono di indignazione e strappano le piaghe dalle mie mani

con la forza». Mentre diceva questo, mi parve che una pioggia battente danneggiasse le vigne.

 

Così ho pregato per il mio confessore che sembrava essere lì.

Volevo prendergli le mani perché Gesù lo toccasse, e mi sembrava che Gesù lo facesse. Ho pregato Gesù di dire a questo sacerdote cosa si aspettava da lui. Gesù gli disse :

 

« Voglio l'Amore, la sete di Verità e di Rettitudine.

Ciò che contribuisce maggiormente a rendere una creatura diversa da me è il non possedere queste tre qualità".

 

Poi, pronunciando la parola Amore, sembrò suggellare con Amore.

-tutti i membri,

-il cuore e

-l'intelligenza del sacerdote. Oh! Com'è buono Gesù!

 

Più tardi, quando ho raccontato al mio confessore ciò che ho scritto il 9 di questo mese, ho esitato e ho pensato tra me e me: "Come vorrei non dover scrivere queste cose!

È vero che Gesù sospende le piaghe per soddisfarmi, o è la mia immaginazione?"

 

Gesù mi ha detto : "Figlia mia , Giustizia e Misericordia sono in continua lotta.

Ma la misericordia vince più spesso della giustizia.

Quando un'anima è perfettamente unita alla mia Volontà, partecipa alle mie azioni.

E quando  è soddisfatta della sua sofferenza ,

La Misericordia ottiene le sue più belle vittorie sulla Giustizia.

 

Poiché mi diletto a coronare tutti i miei attributi di Misericordia,

compresa la Giustizia, quando mi vedo infastidito da un'anima unita a me.

Quindi, per soddisfarla, mi arrendo davanti a lei

poiché ha abbandonato tutto di sé nella mia Volontà.

 

Per questo non vengo quando non voglio cedere. Perché non credo di poter resistere.

Allora da dove viene il tuo dubbio?"

 

Stamattina ero nel mio solito stato.

Gesù santissimo venne brevemente e  mi disse :

 

"Figlia mia, ogni virtù è un paradiso che l'anima acquista.

Così l'anima si forma tanti cieli quante ne acquista virtù.

Questi cieli

vincere nell'anima tutte le inclinazioni umane, distruggere tutto ciò che è terreno e

falla camminare liberamente

negli spazi più puri,

nelle  più sante delizie,

 nei divini profumi celesti ,

e fagli assaporare in anticipo un po' delle gioie eterne." Poi scomparve.

 

Ricevuta la comunione, mi sono sentita tutta trasformata in un Gesù santissimo e mi sono detta:

 

« Come mantenere questa trasformazione in Gesù?»

 

Allora pensai  di sentire Gesù dirmi interiormente :

"Figlia mia, se vuoi

-rimanere sempre trasformato in Me, e

-anche per essere tutt'uno con Me:

 

amami sempre.

Questa trasformazione in Me sarà mantenuta.

 

In effetti, l'amore è un fuoco.

Qualsiasi pezzo di legno gettato dentro, piccolo o grande, verde o secco,

prende la forma di questo fuoco  e

si trasforma in fuoco  stesso

Dopo che diversi pezzi di legno furono bruciati,

-non si distinguono più l'uno dall'altro,

-compresi i pezzi che erano verdi di quelli che erano asciutti. Vediamo solo il fuoco.

 

Così è per l'anima che non smette mai di amarmi.

L'amore è il fuoco che trasforma l'anima in Dio.

L'amore unisce. Le sue fiamme

-investire tutte le azioni umane  e

-dare loro la forma di  azioni divine".

 

Ero nel mio solito stato. Ho pregato il mio Gesù con amore

-ottenere il felice passaggio nell'altra vita di sacerdote

-che era stato il mio confessore per molti anni.

 

Ho detto al mio amato Gesù:

"Ricorda

quanti  sacrifici  ha fatto,

con che zelo ha lavorato per il tuo onore e gloria,  e

tutto quello che ha fatto per me? Quanto non ha  sofferto?

Degnati di restituirgliela facendolo passare dritto in Paradiso».

 

Gesù Santissimo mi ha detto :

"Figlia mia, non guardo tanto ai sacrifici

che all'amore con cui sono fatti, e

all'unione con Me in cui sono  fatti.

 

Quanto più l'anima è unita a Me,

più prendo in considerazione i suoi sacrifici.

 

Se l'anima è strettamente unita a Me,

- Attribuisco grande importanza ai suoi piccoli sacrifici perché, in questa unione, c'è la misura dell'amore.

La misura dell'amore è una misura eterna e illimitata. D'altra parte, per l'anima

-che si sacrifica molto ma

-chi non è unito a me,

Guardo i suoi sacrifici come quelli di un estraneo e

Le do la ricompensa che merita, una ricompensa limitata.

 

Immagina un padre e un figlio che si amano molto . Il figlio fa piccoli sacrifici.

E il padre, per via dei  legami

paternità,

filiazione  e

d'amore, - quest'ultimo legame è il più forte  -,

guarda questi piccoli sacrifici come se fossero cose grandi. è trionfante,

Si sente onorato,

dà tutte le sue ricchezze a suo figlio e

gli dà tutta la sua considerazione e cura.

Consideriamo ora un servitore  che

-lavora tutto il giorno,

-è esposto al caldo e al freddo,

-esegue tutti gli ordini alla lettera e, se necessario,

-anche di notte veglia per il suo capo. E cosa riceve?

Il misero stipendio di un giorno.

In modo che se non lavora tutti i giorni, sarà costretto a rimanere senza cibo.

 

Questa è la differenza tra l'anima che è unita a Me e l'anima che non lo è».

 

Mentre diceva questo,

Mi sono sentito fuori dal mio corpo in compagnia di Gesù Santissimo e gli ho detto:

"Mio dolce amore, dimmi, dov'è quest'anima?"

 

Rispose : "In purgatorio.

Oh! Se vedessi in che luce stava nuotando, saresti sbalordito".

 

Dissi: "Dici che è in purgatorio e, allo stesso tempo, nuota nella luce?" Gesù continuò :

"Sì, nuota nella luce, perché questa luce l'aveva in deposito.

Quando è morto, lei lo ha investito e non lo lascerà mai".

 

Ho capito che questa luce veniva da

delle sue buone azioni compiute con purezza di intenzioni.

 

Ero estremamente addolorato per la privazione del mio gentile Gesù. Ricevuta la comunione, mi sono lamentato della sua assenza.

 

Mi ha detto  internamente:

 

"Mia figlia,

ci sono cose tristi, cose molto tristi che stanno accadendo e che accadranno." Ero terrorizzato da queste osservazioni.

Passarono diversi giorni senza che Gesù venisse. L'ho sentito solo dirmi più volte:

 

"Mia buona figlia, pazienza, ti dirò più tardi perché non vengo."

Così, ho navigato con amarezza, ma in tranquillità. Ho fatto un sogno che mi ha rattristato e persino disturbato molto. Tanto più che, non vedendo Gesù,

Non avevo nessuno a cui rivolgermi per essere circondato da un'atmosfera di pace

che può venire solo da  Gesù.

 

Oh! Come è da compatire l'anima turbata.

 

I guai sono come un'aria infernale che respiriamo. Quest'aria d'inferno

guida  l'area celeste di pace  e

prende il posto di Dio nell'anima. Con i suoi fumi infernali,

-il disordine domina tanto l'anima

-che anche le cose più sante e pure sembrano essere le più brutte e pericolose.

 

Rende tutto disordinato. L'anima,

-imbevuto di quest'aria d'inferno,

-è annoiato da tutto e da Dio stesso.

 

Ho sentito quest'aria di inferno,

-non dentro di me, ma intorno a me.

Mi stava facendo così tanto danno che non mi importava più che Gesù non venisse. mi sembrava perfino di non volerlo vedere.

 

La cosa era molto seria.

Era il fatto che mi era stato assicurato

-che non ero in buone condizioni

 

E quindi,

-che le sofferenze e le venute di Gesù non erano la Volontà di Dio e

-che dovevo farla finita una volta per tutte.

 

Non dico tutto perché non credo sia necessario. Lo scrivo solo per obbedienza.

 

La notte successiva, l'ho visto

-l'acqua è scesa dal cielo: un'alluvione, per fare molti danni e seppellire intere regioni. Questo sogno mi ha impressionato così tanto che non volevo vedere nulla.

 

In quel momento, una colomba che volava intorno a me, mi disse:

"L'agitazione di foglie ed erbe,

-il mormorio delle acque,

-la luce che invade la terra,

-il movimento di tutta la natura,

-tutto, tutto viene dalle dita di Dio.

Riesci a immaginare che solo il tuo stato non verrebbe dalle dita di Dio?"

 

Dopo venne il mio confessore. Gli ho descritto tutto questo. Mi disse che era stato il diavolo a volermi disturbare.

Quando mi ha lasciato,

-Ero un po' più tranquillo,

-ma come qualcuno con una grave malattia.

 

Ero nel mio solito stato.

Mi sembrava che Gesù si fosse mostrato un po' e gli dicevo:

"Vita della mia vita, mio ​​caro Gesù, in questi giorni sono stato turbato. Tu che sei stato tanto geloso della mia pace,

non hai pronunciato una sola parola in tutti questi giorni

per darmi quella pace che  tanto desideri".

 

Ha risposto :

"Ah! Figlia mia, ero sul treno

flagellare e distruggere intere regioni  e

seppellire vite umane. Ecco perché non stavo venendo. Oggi essendo un giorno di  tregua,

-Mi sono affrettato a venire a trovarti

-prima di riprendere la frusta.

 

Sappi che se non premiassi

cose fatte con purezza  di intenti,

funziona  e

tutto ciò che è fatto per amor  mio,

Mancherei a un dovere relativo alla mia giustizia

e tutti gli altri miei attributi sarebbero oscurati.

 

Detto questo,  ecco le tre armi più potenti.

per distruggere quella sbavatura velenosa e infernale che è il disordine.

 

Supponendo

-che la necessità di frustare mi obbliga a non venire per qualche giorno e

-che quest'aria d'inferno ti voglia investire, opponigli queste tre armi:

purezza  di intenti,

il lavoro giusto e buono in sé  -

essere una vittima,  il sacrificio per Me  al solo scopo di  amarmi .

 

così

supererai ogni disordine  e

lo manderai negli abissi  dell'inferno.

 

Per tua indifferenza, girerai la chiave in modo che non possa più

-uscire e

- vieni a disturbarti di nuovo."

 

Essendo nel mio solito stato, venne Gesù santissimo e  mi disse :

 

"Mia figlia,

ha luogo l'Unione Suprema 

 

quando l'anima viene a una così stretta unione con la mia Volontà

-che consuma tutta l'ombra della propria volontà, in modo che non si possa più distinguere

-che è la mia Volontà e

-che è la sua volontà.

 

Allora la mia Volontà diventa la Vita di quest'anima affinché

-non importa quello che ho per lei,

-per quanto riguarda gli altri, è soddisfatta.

 

Tutto gli sembra appropriato: la morte, la vita, la croce, la povertà, ecc .

 

Considera tutte queste cose come appartenenti a lei e che servono a mantenere la sua vita.

Raggiunge un punto tale che nemmeno le punizioni la spaventano.

È piena della Divina Volontà in  tutto.

 

-Se voglio qualcosa, lo vuole anche lei,  e

-se vuole qualcosa, gliela concedo.

Io faccio quello che vuole e lei fa quello che voglio.

 

Questo è l'ultimo respiro del consumo della volontà umana nella mia,

-che tante volte te l'ho chiesto e

-che l'obbedienza e la carità verso il prossimo non ti hanno permesso.

 

Molte volte,

-sono io che ho ceduto davanti a te non castigando

"Ma tu non hai ceduto davanti a Me.

Questo mi ha costretto a nascondermi da te, ad essere libero.

-quando la giustizia mi ha costretto la mano e

-quando gli uomini mi hanno provocato a prendere la frusta per punirli.

 

Se

durante l'azione della  fustigazione,

Ti avessi avuto con Me, con la mia Volontà, avrei potuto limitare e sminuire il  flagello.

 

Perché non c'è potere più grande in Cielo e in terra di un'anima che,

-in tutto e per tutto si consuma nella mia Volontà.

 

Quest'anima arriva al punto

-per indebolirmi e per

-Disarmami a suo piacimento. Questa è l'unione suprema.

 

C'è anche il sindacato misto

-in cui l'anima è rassegnata, sì,

ma non tiene conto delle mie disposizioni

-come cose sue,

-come se fosse la sua vita.

 

Lei

non goderti la Mia Volontà,  o

non dissolve il suo nel  mio.

 

La guardo, si Ma non arriva

-che mi innamoro di lei,

-che io possa diventare matto con lei,

come avviene per le anime nell'unione suprema».

 

Questa mattina, Gesù santissimo si è mostrato nel mio interno in atteggiamento di riposo,

per riprendersi da tutta l'amarezza che gli danno le creature mi ha detto queste semplici parole: " Tu sei il mio paradiso in terra, la mia consolazione".

 

Poi è scomparso.

 

L'amore è un fuoco e ogni pezzo di legno che vi viene gettato, piccolo o grande, verde o secco, prende la forma di questo fuoco e si trasforma nel fuoco stesso.

 

Dopo che diversi pezzi di legno sono stati bruciati, non sono più distinti l'uno dall'altro, compresi i pezzi che erano verdi da quelli che erano asciutti.

 

Vediamo solo il fuoco.

Così è per l'anima che non smette mai di amarmi.

 

L'amore è il fuoco che trasforma l'anima in Dio.

L'amore unisce.

Le sue fiamme investono tutte le azioni umane e danno loro la forma di azioni divine".



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